Il primo “crocevia” della stagione per il Foligno Calcio a 5. Sabato 6 gennaio, al Palasport di Magione (ore 19), i Falchi allenati da Marco Bevilacqua affronteranno nella finale di Coppa di Serie C1 il Città di Orte. I bianco-azzurro-neri, dopo aver eliminato Massa Martana, Miriano e Real Cannara, raggiungere il primo traguardo in un’annata che li vede anche al primo posto in campionato.
Mister Bevilacqua, che partita sarà contro l’Orte ?
«Molto difficile. Sono un avversario molto forte, quarta in classifica ma che ha tutto per giocarsi la vittoria finale. Nel mercato di dicembre hanno preso due giocatori come Picotti e Aldi, rinforzandosi molto. Non avranno a disposizione Corpetti, ma c’è Manolo Fernandes che è un po’ il faro».
Come arriva il Foligno all’appuntamento?
«Abbiamo perso Trapasso ma è arrivato Giordano Albani e il cambio è stato perfetto: Giordano ha capito subito lo spirito dello spogliatoio ed è entrato in punta di piedi. Potrà dare un grosso apporto dal punto di vista tecnico e umano. Ci presentiamo all’appuntamento consapevoli che è la prima “meta” della stagione: mentalmente stiamo benissimo, non abbiamo mai perso dall’inizio della stagione. Abbiamo entusiasmo ed umiltà. Ho alle spalle varie finali e so che il mio gruppo ha l’esperienza giusta per affrontarla al meglio. Non sarà facile, ma cercheremo in ogni modo di vincere questa Coppa, il primo obiettivo».
Hai parlato di “primo obiettivo”: se vincere aiuta a vincere, trionfare in Coppa potrebbe dare ancora più stimolo anche per il campionato…
«Sì, sono d’accordo. Vincere la finale potrebbe essere un “trampolino di lancio” anche per la restante parte del campionato, anche se forse sarà ancora più difficile. La concorrenza è agguerrita e noi abbiamo un piccolo vantaggio (4 punti, ndr.) ma, come detto, trionfare in Coppa potrebbe farci fare un ulteriore salto di qualità».
Cosa servirà per battere l’Orte?
«È una finale, una partita secca che si giocherà davanti a tanta gente. Andrà giocata anche con la testa, non solo con le gambe. La spunterà chi sbaglierà di meno e saprà gestire meglio le situazioni. Chi mostrerà più esperienza, sangue freddo e cinismo alzerà la Coppa».